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Valutazione del Rischio di Molestie nei Luoghi di Lavoronovità 

Donna silhouette che resiste a un pugno. Concetto di molestie, violenza, opposizione. Sfondo blu con frecce.

Le molestie nei luoghi di lavoro rappresentano un problema serio che può compromettere il benessere dei lavoratori e la produttività aziendale. Identificare e prevenire questi rischi non è solo un obbligo normativo, ma anche un impegno etico per creare un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso. In questa guida, vedremo come valutare e ridurre il rischio di molestie sul lavoro, seguendo le disposizioni del D.Lgs. 81/2008 e delle normative più recenti.

Cosa si intende per molestie sul lavoro?

Le molestie possono assumere diverse forme, tra cui:

Molestie psicologiche: comportamenti ripetuti di umiliazione, isolamento o svalutazione.

Molestie sessuali: avances indesiderate, commenti inappropriati, contatti fisici non richiesti.

Molestie fisiche: atti di aggressione o minacce che mettono a rischio l’incolumità del lavoratore.

Questi comportamenti non solo minano la dignità della vittima, ma possono anche generare stress lavoro-correlato, con conseguenze negative su salute e performance.

Come valutare il rischio di molestie in azienda

La valutazione del rischio deve essere integrata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e strutturata in più fasi:

  1. Analisi del contesto lavorativo
    • Identificare settori, ruoli e dinamiche aziendali più esposti al rischio.
    • Esaminare eventuali episodi passati di molestie o conflitti interni.
  2. Raccolta dati
    • Sondaggi anonimi tra i dipendenti per capire la percezione del problema.
    • Analisi di segnalazioni interne ed eventuali procedimenti disciplinari.
    • Consultazione con rappresentanti sindacali e RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza).
  3. Identificazione dei fattori di rischio
    • Cultura aziendale e clima organizzativo.
    • Carenze nella formazione su gestione dei conflitti e rispetto reciproco.
    • Assenza di canali efficaci per la segnalazione di episodi di molestia.
  4. Adozione di misure preventive
    • Codice di condotta chiaro e accessibile a tutti.
    • Formazione specifica su prevenzione e gestione delle molestie.
    • Canali di segnalazione anonimi per proteggere i lavoratori.
    • Supporto psicologico per chi ha subito molestie.

Obblighi del datore di lavoro e dei rappresentanti sindacali

Il datore di lavoro ha la responsabilità di:

  • Inserire il rischio molestie nella valutazione dei rischi aziendali.
  • Adottare e far rispettare un codice di condotta chiaro e inequivocabile.
  • Nominare un referente interno per la gestione delle segnalazioni.
  • Promuovere una cultura aziendale basata sul rispetto e sulla sicurezza.

I rappresentanti dei lavoratori e i sindacati devono:

  • Monitorare l’efficacia delle misure adottate.
  • Offrire supporto e tutela ai lavoratori coinvolti.
  • Collaborare con l’azienda per migliorare le politiche di prevenzione.

Normativa di riferimento

La legislazione italiana ed europea prevede specifiche misure per contrastare le molestie sul lavoro. I principali riferimenti normativi sono:

D.Lgs. 81/2008: include il rischio stress lavoro-correlato, di cui le molestie sono una delle cause più rilevanti.

Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs. 198/2006): protegge i lavoratori da discriminazioni di genere e molestie sessuali.

Convenzione ILO n. 190 (2021): introduce misure globali per prevenire violenza e molestie sul lavoro.

Benefici di un ambiente lavorativo sicuro

Un’azienda che investe nella prevenzione delle molestie ottiene numerosi vantaggi:

  • Miglior clima aziendale: i dipendenti lavorano meglio in un ambiente sereno e rispettoso.
  • Maggiore produttività: meno stress e più benessere si traducono in prestazioni migliori.
  • Riduzione del rischio legale: prevenire significa evitare sanzioni e contenziosi.
  • Reputazione positiva: un’azienda attenta al benessere dei dipendenti è più attrattiva per nuovi talenti.

Valutare e prevenire il rischio di molestie nei luoghi di lavoro non è solo un dovere legale, ma un atto di responsabilità verso i propri dipendenti. Un approccio proattivo non solo tutela le persone, ma contribuisce a costruire un’azienda più forte, inclusiva e produttiva.

Se desideri approfondire il tema o ricevere supporto per la valutazione del rischio nella tua azienda, contattaci.

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