Quali sono le sostanze reprotossiche Si tratta delle sostanze chimiche "per cui sono state identificate…
SOSTANZE CHIMICHE SENSIBILIZZANTInovità
Il 30 luglio 2024 l’INAIL ha pubblicato un nuovo fact sheet sugli agenti chimici sensibilizzanti che riporta indicazioni sulle conseguenze dell’utilizzo nonché sull’importanza della valutazione dei rischi da esposizione ad agenti chimici negli ambienti di lavoro.
Di seguito i punti salienti.
Definizioni
La pubblicazione INAIL ricorda che un agente chimico “viene classificato come “sensibilizzante respiratorio” (cat. 1) se c’è evidenza, nell’essere umano, della possibilità di indurre una specifica ipersensibilità respiratoria oppure in presenza di risultati positivi da appropriati test su animali. Analogamente, si classifica come “sensibilizzante per la cute” (cat. 1) se c’è evidenza che la sostanza possa causare nell’essere umano una sensibilizzazione per contatto cutaneo oppure se ci sono risultati positivi da appropriati test sull’animale”.
Effetti dell’utilizzo di Sostanze chimiche sensibilizzanti
Il primo contatto con una sostanza chimica sensibilizzante non produce generalmente sintomatologie evidenti ma sensibilizza l’organismo. Le esposizioni successive invece possono determinare l’insorgenza di reazioni con sintomatologie di diversa gravità dall’eritema alle lesioni cutanee nel caso dei sensibilizzanti per la cute, dalla rinite allergica all’asma per i sensibilizzanti respiratori.
Da stime europee sono più di 14.000 le sostanze che rientrano nella categoria “sostanze chimiche sensibilizzanti” ed in Europa circa 5 milioni di lavoratori risultano sensibilizzati da talune sostanze.
Il ruolo delle polveri
Le polveri prodotte nel corso di alcune lavorazioni possono veicolare gli agenti chimici sensibilizzanti.
Nella tabella 1 presente nel fact sheet di INAIL sono presenti a titolo esemplificativo e non esaustivo esempi di lavorazioni che comportano la produzione di polveri ed i possibili agenti chimici sensibilizzanti presenti: esempio nella lavorazione del cemento quale agente chimico sensibilizzante può essere presente il Cromo VI sensibilizzante della Cute
Gestione del rischio
Assumono pertanto un ruolo fondamentale la Valutazione del rischio Chimico, la Sorveglianza Sanitaria nonché la formazione/informazione dei lavoratori.
Risulta di fondamentale importanza valutare per ogni mansione quali sostanze vengono utilizzate, la durata e la frequenza d’utilizzo per stabilire la correlata necessità di specifiche misure di protezione e prevenzione.
In caso di utilizzo di sostanze chimiche sensibilizzanti il protocollo sanitario deve tenerne conto per evitare/limitare l’insorgenza di malattie professionali comprovate e non derivanti dall’utilizzo di tali sostanze.
L’aumento delle conoscenze dei lavoratori fa parte delle azioni di prevenzione efficaci che ogni datore di lavoro può introdurre all’interno della propria azienda.
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