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Rischio da scaffalature

Rischio da scaffalature 1

Come sono classificate le scaffalature e a quale norma fanno riferimento?

Le scaffalature sono classificate in:

  1. Scaffalature con funzione strutturale;
  2. Scaffalature senza funzione strutturale;
  3. Scaffalature automatizzate (macchine).

Nel D.Lgs 81/08 s.m.i. “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” le scaffalature vengono considerate come attrezzature di lavoro, quelle  “automatizzate”, mentre quelle “non automatizzate” vengono definite come arredi dei luoghi di lavoro (in quanto tali devono rispettare l’allegato IV “Requisiti dei luoghi di lavoro” del sopracitato decreto legislativo).

La norma a cui far riferimento per il rischio da scaffalature è la UNI EN 15635-2009, che indica percorsi operativi utili alla sicurezza strutturale allo scopo di contenere il rischio ed evitare eventi dannosi alla struttura ed agli operatori. Per tale motivo le scaffalature, prima di essere utilizzate, devono essere certificate. Attenersi a tale norma non è un obbligo, ma è una buona prassi.

In base a quali fattori si scelgono le scaffalature e quale adempimento deve essere effettuato prima dell’utilizzo?

La scelta delle scaffalature avviene in base a tre fattori:

  • Di sito (luogo interno o esterno);
  • Strutturali (quantità del carico)
  • Logistici

Prima di utilizzare una scaffalatura, si deve effettuare una validazione d’uso secondo la norma UNI 11636:2016, che prevede tre tipi di validazioni parziali:

  1. Statica: in cui si valuta la capacità portante (unità di carico);
  2. Di montaggio: in cui si verifica la corretta installazione;
  3. Documentale: in cui si attesta l’esistenza dei documenti.

Le validazioni statica e di montaggio sono rilasciate dal fornitore o da un esperto validatore; mentre la documentale è rilasciata esclusivamente da un esperto validatore.

Come si utilizzano le scaffalature adeguatamente ed è previsto un responsabile per la sicurezza delle scaffalature?

Le scaffalature devono essere utilizzate rispettando le indicazioni dei fornitori riguardanti il corretto montaggio, le eventuali modifiche e l’adeguato utilizzo, che tenga conto del rispetto dell’unità di carico, della movimentazione e del posizionamento, del pallet e degli accessori di sostegno del carico.

Secondo la norma UNI EN 15635-2009 l’acronimo PRSES indica la persona nominata dalla direzione del magazzino con la responsabilità di mantenere il funzionamento in sicurezza del Sistema di stoccaggio del magazzino.

Quali tipologie di ispezioni sono raccomandate e cosa si verifica durante un’ispezione per il rischio da scaffalature?

Sono raccomandate le seguenti ispezioni:

  • Visive: dove si valutano tutti gli elementi della scaffalatura; lo può fare il PRSES con una periodicità settimanale;
  • Con un resoconto immediato: attuata dai lavoratori con una periodicità quotidiana;
  • Tramite un esperto validatore: effettuata con periodicità annuale.

Nel corso di un’ispezione si verifica la corrispondenza dei livelli dell’impianto con quelli indicati sui cartelli di portata, l’adeguatezza dei carrelli elevatori e delle unità di carico alle scaffalature, la presenza e la visibilità dei cartelli di portata, la correttezza delle manovre eseguite dagli operatori e l’ordine e la pulizia delle corsie. Sarà importante inoltre valutare la presenza e l’occorrenza delle protezioni per montanti, le fenditure, i cedimenti o eventuali difetti del pavimento, le tolleranze e le deformazioni delle scaffalature che non devono superare determinati limiti e infine identificare gli elementi in cattivo stato tramite etichette adesive.

Si raccomanda l’obbligatorietà di compilazione di un registro con le attività di controllo.

Come si procede in caso di scaffalatura danneggiata?

La gestione e il contenimento dei danni da rischio scaffalature avviene attraverso la misura del danno (effettuata dal PRSES), la valutazione, la gestione, l’indagine e la manutenzione

L’ispettore o la persona responsabile per la sicurezza della attrezzatura verifica il danno e lo classifica in conformità ai requisiti del codice CEN (Codice Europeo di Normazione) in tre tipologie di rischio:

  • RISCHIO ROSSO: prevede lo scarico immediato della scaffalatura con riparazione prima del riutilizzo. In caso di corretta riparazione la scaffalatura può ritornare al servizio.
  • RISCHIO GIALLO: prevede l’identificazione del danno da riparare, e l’ordine dei materiali per la riparazione; l’assicurazione di non utilizzo delle postazioni danneggiate, e le riparazioni il più velocemente possibile che, se eseguite correttamente, garantiranno un ritorno al servizio. Nel caso in cui le riparazioni non fossero eseguite entro 4 settimane o in caso di peggioramento della gravità del danno subentra il rischio ROSSO.
  • RISCHIO VERDE: prevede la registrazione del grado e una successiva valutazione che deve avvenire attraverso un’ispezione entro 12 mesi, se non esiste un cambiamento viene effettuato un monitoraggio ad intervalli normali d’ispezione che permette l’utilizzo. Nel caso in cui la gravità del danno fosse aumentata subentra il rischio GIALLO.

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