RETI DI SICUREZZA ANTICADUTAnovità 

Le reti di sicurezza sono, dispositivi di protezione collettiva (DPC) che rientrano tra le opere provvisionali destinati a proteggere più operatori (ma anche oggetti) contro le cadute dall’alto durante un lavoro in quota (“attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile” – D.Lgs. 81/08 art.107). Per esse si può fare rifermento anche a quanto disposto negli art. 111 e 112.

Le reti di sicurezza trovano svariati impieghi, ad esempio nei lavori di costruzione, manutenzione, bonifica, smaltimento, impermeabilizzazione, ristrutturazione di coperture, edifici, infrastrutture, capannoni industriali, ponti, tensostrutture, etc.

I vantaggi legati all’utilizzo delle reti di sicurezza sono la protezione dalle cadute consentendo simultaneamente alle persone di lavorare in altezza senza limitarne i movimenti, come invece accade quando si utilizzano i dispositivi di protezione individuali (Ad esempio con il cordino viene ridotta la possibilità di movimento del lavoratore sull’area di lavoro).

Come sono fatte?

Le reti di sicurezza vengono realizzate con materiali sintetici e metallici. Per la componente sintetica si utilizzano fibre chimiche sintetiche, fibre chimiche artificiali, fibre naturali o fibre metalliche. Le fibre maggiormente utilizzate sono generalmente la poliammide e il polipropilene. Indipendentemente dalla tipologia delle fibre, le reti sono di solito costituite da una connessione di maglie sostenuta da una fune lungo i bordi, ancorata con idonei elementi agli elementi strutturali.

La componente sintetica pur essendo leggera e resistente alla corrosione, può subire danneggiamenti a causa di un utilizzo improprio, del normale deterioramento, di calore o fiamme, manipolazione e stoccaggio. Sui materiali sintetici si può verificare una perdita di resistenza dovuta al maltempo ed al deterioramento causato da raggi UV e fattori ambientali. È quindi essenziale che le reti di sicurezza vengano sottoposte a test periodici, in conformità con le istruzioni del fabbricante.

Come “funzionano”?

In caso di caduta della persona, la rete di sicurezza è in grado di assorbire l’energia derivante dalla caduta del lavoratore sulla rete e fornire quindi un atterraggio morbido dello stesso in maniera tale da ridurre i possibili danni sul corpo del lavoratore derivanti dalla caduta.

Le reti di sicurezza anticaduta devono essere in grado di rispettare diversi requisiti, tra i quali:

• resistenza alle sollecitazioni trasmesse dagli operatori alla rete durante la caduta;
• assorbimento dell’energia cinetica sviluppata durante la caduta;
• capacità di arrestare la caduta;
• impedimento della caduta dell’operatore in caso di scivolamento o rotolamento dello stesso.

Come si scelgono?

La scelta di una corretta rete anticaduta dipende da diversi fattori tra cui:

• i rischi da eliminare e/o ridurre
• la tipologia di utilizzo;
• il metodo di accesso;
• le caratteristiche del fabbricato (tra cui l’altezza della caduta, lo spazio libero di raccolta al di sotto della rete, la presenza di eventuali ostacoli o di piani inclinati), della struttura di supporto e dell’installazione.

La scelta dipende inoltre dalla tipologia di attività che si dovrà eseguire nel sito (come ad esempio: costruzione, demolizione, manutenzione, etc.).

Riferimenti normativi

Le reti anticaduta non possono essere marcate CE in quanto al momento non esiste una direttiva di prodotto specifica. Per la loro realizzazione si può però fare riferimento alla norma UNI EN 1263-1 e UNI EN 1263-2 (Attrezzature provvisionali di lavoro – Reti di sicurezza).

Inoltre, sono state pubblicate delle linee guida che raccolgono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche:

• Linee guida INAIL – Reti di sicurezza – Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione
• Linee guida INAIL – Reti di sicurezza – Quaderni tecnici per i cantieri temporanei o mobili

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Link utili:

• D.lgs. 81-08 – artt. 107-111-112;
• Linee guida INAIL – Reti di sicurezza – Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione;
• Linee guida INAIL – Reti di sicurezza – Quaderni tecnici per i cantieri temporanei o mobili.