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NUOVA DIRETTIVA SULLE EMISSIONI IN ATMOSFERAnovità 

NUOVA DIRETTIVA SULLE EMISSIONI IN ATMOSFERA 1

È stata pubblicata in GUUE la Direttiva n. 2024/1785 sulle emissioni industriali (IED) che rettifica le precedenti n. 2010/75 relativamente alle emissioni in atmosfera e 1999/31 in materia di discariche.

L’adeguamento normativo è stato necessario per permettere l’allineamento delle direttive e i relativi ambiti di applicazione ai principali strumenti europei per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, che richiedono un maggiore contributo strategico da parte di ciascun Stato membro.

CAMPO DI APPLICAZIONE

È stato aggiornato l’elenco delle attività a cui si rivolge la direttiva 2010/75, relativa ai grandi impianti inquinanti. Le nuove attività oggetto della direttiva sono inserite nell’allegato I bis e riguardano gli allevamento intensivi di suini e pollame.

GESTIONE QUALITA’ E BAT

La nuova direttiva prevede l’applicazione, da parte del gestore dell’installazione, di un sistema di gestione ambientale che permetta di operare in regime di efficienza e di riutilizzo delle risorse a disposizione, nell’ottica della prevenzione della produzione di emissioni e limitare gli eventuali impatti significativi sull’ambiente.

I limiti emissivi cui faranno riferimento per l’ottenimento dell’autorizzazione saranno quelli dettati dalle BAT (Best Available Techniques) e dai relativi livelli emissivi associati (BAT-AEL, ovvero BAT Associated Emission Levels) , allo scopo di ottenere, alle normali condizioni di esercizio, la garanzia che i valori fissati dalle BAT vengano rispettati. Sarà possibile ottenere delle deroghe a tali limiti emissivi, che saranno oggetto di verifica da parte dell’autorità. Inoltre potrebbe essere necessario, in caso di applicazione di norme tecniche ambientali, un’ulteriore abbassamento dei limiti. In questo caso il gestore dovrà ricorrere ad ulteriori accorgimento per ottenere il rispetto dei limiti fissati.

UN’ECONOMIA SOSTENIBILE

Entro il 30 giugno 2030, ciascun Stato membro richiederà ai gestori delle singole installazioni di includere nel sistema di gestione anche un Piano di Trasformazione indicativo. Il piano avrà lo scopo di illustrare i processi e le tecniche che il gestore ha intenzione di utilizzare per ridurre ulteriormente il proprio impatto nel periodo 2030-2050, al fine di contribuire attivamente alla nascita di un’economia sostenibile, pulita e circolare.

In questo modo le grandi installazioni, responsabili di essere una fonte importante di sostanze inquinanti per l’ambiente, dovranno agire attivamente per ridurre il proprio impatto limitando là dove possibile l’uso di sostanze o tecniche potenzialmente dannose per le persone e l’ambiente.

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