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Legionellosi, la malattia dei legionari

Legionellosi, la malattia dei legionari 1

Cose’è la Legionella?

La Legionella è un genere di batteri gram-negativi aerobi. Deve il proprio nome a un evento accaduto a Philadelphia nell’estate del 1976, quando dei reduci della Prima Guerra mondiali (dell’organizzazione American Legion) si riunì in un albergo. Il conteggio finale riporta 34 vittime su 221 contagiati dal batterio, all’epoca ancora sconosciuto. Solo diversi mesi dopo si scoprì che la causa dell’epidemia fu proprio questo batterio, che si era insidiato nell’impianto di condizionamento dell’albergo, e venne isolato nel gennaio del 1977.

Per questo evento, la malattia è anche nota come ‘Malattia dei Legionari’.

Dove si trova la Legionella?

L’habitat naturale del batterio sono gli ambienti idrici, sia di natura naturale che di natura artificiale. Si riproduce a una temperatura compresa tra i 25°C e i 42°C circa, ma sopravvive anche a un range di temperatura molto più ampio.

La Legionella penetra in un organismo tramite aerosol, ovvero quando vengono inalate tramite le vie respiratorie particelle infettate. Proprio per questo, tra i punti più critici dove può insidiarsi il batterio per la salute umana, sono ad esempio, soffioni delle docce, impianti di condizionamento, impianti termali e, in generale, qualsiasi impianto che utilizza acqua calda.

Colpisce principalmente individui:

  • In età avanzata;
  • Esposti a fumo di sigaretta;
  • Di sesso maschile;
  • Con patologie cronico-degenerative;
  • Immunodeficienti

Come contrastare la Legionella?

Una volta constatata la presenza del batterio attraverso campionamento, in base al tipo di impianto, vengono presi in considerazione diversi tipi di trattamenti, che si possono dividere in due macrocategorie: trattamenti chimici e trattamenti fisici.

I trattamenti chimici prevedono l’aggiunta all’impianto idrico di additivi chimici con funzione disinfettante:

  • Clorazione mediante ipoclorito di sodio;
  • Biossido di Cloro;
  • Monoclorammine;
  • Disinfezione con perossido di idrogeno e ioni argento;
  • Ionizzazione rame-argento.

I trattamenti fisici, invece, sono principalmente legati alla temperatura. Il batterio non riesce più a riprodursi a una temperatura superiore ai 50°C, e muore quando questa supera i 70°C. Questi tipi di trattamento sono utilizzati soprattutto per quanto riguarda gli impianti idrici ad uso civile.

  • Shock Termico, che consiste nell’innalzare la temperatura dell’acqua fino ad 80°C circa per tre giorni consecutivi, garantendo il deflusso della stessa da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno;
  • Disinfezione termica, che prevede una disinfezione continua mantenendo la temperatura dell’acqua sopra i 50°C.

Normativa

Seppur il Decreto Legislativo 81/08 cita la Legionella nell’allegato XLVI, nel 2015 sono state pubblicate dal Ministero della Salute le “Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi”, attuale riferimento nazionale per quanto riguarda il contrasto del batterio.

Nelle linee guida sono riportate delle tabelle riassuntive dove viene esplicitato il tipo di intervento richiesto i base alla concentrazione (espressa in ufc/l) del batterio.

 

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