Le fasi Rispetto agli anni precedenti la Dichiarazione PRTR 2025 avrebbe dovuto comporsi delle Tre…
Le microplastichenovità

Cosa sono le microplastiche
La norma tecnica ISO/TR 21960:2020 denominata Materie plastiche — Aspetti ambientali — Stato delle conoscenze e delle metodologie definisce la microplastica come “qualsiasi particella plastica solida, insolubile in acqua, con dimensione tra 1 µm e 1000 µm (1 mm)”.
Anche il Regolamento Europeo 2023/2055 ha introdotto la seguente definizione di Microparticelle di polimeri sintetici: “polimeri solidi che soddisfano entrambe le condizioni seguenti:
- a) sono contenuti in particelle e costituiscono almeno l’1%, in peso, di tali particelle, o creano un rivestimento superficiale continuo sulle particelle;
- b) almeno l’1% in peso delle particelle di cui alla lettera a) soddisfa una delle condizioni seguenti:
- i) tutte le dimensioni delle particelle sono uguali o inferiori a 5 mm;
- ii) la lunghezza delle particelle è uguale o inferiore a 15 mm e il loro rapporto lunghezza/diametro è superiore a 3.”
Problematiche
Le microplastiche costituiscono un problema ambientale in quanto le particelle che le costituiscono sono particelle solide molto compatte di composizione polimerica che non si biodegraderanno e quindi persisteranno nell’ambiente per moltissimo tempo.
Possono così disperdersi in aria, suolo e soprattutto in acqua ed entrare nella catena alimentare.
Studi effettuati, e tutt’ora in corso, hanno rilevato la presenza in tessuti ed organi umani che può provocare infiammazioni o problemi di funzionalità.
Le principali fonti di microplastiche
Le microplastiche primarie vengono generate da processi industriali mentre quelle secondarie sono prodotte dalla trasformazione (naturale o meccanica) di prodotti in plastica.
Tra le principali fonti troviamo: abrasione di pneumatici, degradazione di prodotti monouso in plastica (buste, posate, bottiglie, ecc.), vernici, prodotti utilizzati in edilizia, materiale tessile (esempio degradazione di tessuti sintetici durante il lavaggio).
Prevenzione
Per ridurre la presenza e gli effetti delle microplastiche occorre adottare delle misure di prevenzione tra le quali:
- riduzione alla fonte: adottare processi produttivi che ne riducano la produzione;
- maggior controllo: aumentare il controllo industriale delle fasi lavorative che ne prevedono la produzione per evitarne la dispersione;
- sistemi di abbattimento: ricercare, sperimentare, studiare dei sistemi di abbattimento per evitarne la dispersione;
- gestione rifiuti: migliorare la raccolta differenziata, non disperdere materiale plastico nell’ambiente.
Il tema microplastiche è in continuo studio ed evoluzione viste le problematiche ambientali e sanitarie in continua crescita, risulta pertanto una tematica da non sottovalutare.
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