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La segnaletica di sicurezza

La segnaletica di sicurezza 1

Che cos’è la segnaletica di sicurezza?

La segnaletica di sicurezza indica una prescrizione riguardante la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro attraverso un cartello, un colore, una comunicazione verbale o un segnale gestuale o un segnale luminoso o acustico, questo metodo è molto efficace perché rapido e di facile interpretazione da parte dei lavoratori.

Le normative relative ai segnali della sicurezza

Nel D.Lgs 81/08 s.m.i. viene definita nell’articolo n°162, la segnaletica di sicurezza come “una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale”. È obbligatorio ricorrere alla segnaletica di sicurezza in presenza di rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati.

In questi casi il datore di lavoro, ai sensi dell’articolo 164 del D.Lgs 81/08 s.m.i., deve informare e formare il lavoratore su tutte le misure da adottare riguardanti la segnaletica di sicurezza impiegata, con particolare attenzione al significato della cartellonistica. Inoltre il D.Lgs. 81/08 s.m.i. considera la segnaletica di sicurezza fondamentale a scopo preventivo e protettivo dei lavoratori, pertanto ne raccomanda l’utilizzo in tutte le condizioni in cui siano presenti pericoli non controllabili né con sistemi di tipo tecnologico, né con strategie di tipo organizzativo.

Nell’Allegato XXIV del D.Lgs 81/08 s.m.i. “ prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza” vengono definiti i requisiti, i diverse impieghi delle segnaletiche di sicurezza ed dichiara norme generali sull’intercambiabilità o complementarità di tali segnaletiche.

Esistono due tipologie di segnalazione ovvero:

  • la segnalazione permanente: è quella segnaletica che si attribuisce a, un divieto, un avvertimento o un obbligo, oppure quella che serve ad indicare l’ubicazione e all’identificazione dei mezzi di salvataggio o di pronto soccorso, all’ubicazione e all’identificazione del materiale e delle attrezzature antincendio, a contenitori e tubazioni, ai rischi di urto contro ostacoli e di caduta delle persone, e alle vie di circolazione;
  • la segnalazione occasionale: è quella segnaletica che viene utilizzata nei momenti di pericolo, attraverso segnali luminosi, acustici o di comunicazioni verbali.

In questo allegato, inoltre, viene spiegato il principio d’intercambiabilità e complementarità della segnaletica, ovvero che è ammessa la libertà di decidere fra:

  • un colore di sicurezza o un cartello per segnalare un rischio d’inciampo o caduta con dislivello;
  • segnali gestuali o comunicazione verbale;
  • segnali luminosi, segnali acustici o comunicazione verbale.

Queste metodologie di indicazioni possono essere utilizzate contemporaneamente, nelle seguenti modalità:

  • segnali luminosi e segnali acustici;
  • segnali luminosi e comunicazione verbale;
  • segnali gestuali e comunicazione verbale.

L’adeguatezza della segnaletica non deve essere compromessa dalla presenza di altra segnaletica nelle vicinanze, si deve cercare di non disporre un numero eccessivo di cartelli troppo vicini, di non utilizzare contemporaneamente due segnali luminosi che possano confondersi, e non si devono utilizzare due segnali sonori contemporaneamente.

Quali sono i criteri della segnaletica di sicurezza?

Per favorire l’immediatezza e la facile interpretazione della segnaletica i cartelli non devono essere posti in sedi ravvicinate allo scopo di non creare confusione con informazioni contemporanee e potenzialmente contradditorie. Molto importante è anche il punto di visione da parte del lavoratore ovvero il cartello deve risultare chiaramente visibile da ogni posizione ritenuta critica in riferimento al messaggio che si intende evidenziare.

Quali sono i colori dei segnali?

Il codice colore della segnaletica è così identificato:

  • il colore rosso corrisponde ai segnali di divieto, di pericolo, materiale e attrezzature per l’antincendio;
  • il giallo viene usato per i segnali d’avvertimento;
  • l’azzurro per i segnali di prescrizione;
  • il verde per i segnali di salvataggio o di soccorso, situazione di sicurezza.

Quali sono le dimensioni dei cartelli?

Nell’ Allegato XXV del D.Lgs 81/08 s.m.i. viene definita la dimensione del cartello di segnaletica, infatti, deve essere conforme alla formula A> L²/2000 dove A rappresenta la superficie del cartello in m² e L la distanza in metri dalla quale il cartello deve essere riconoscibile, fino ad una distanza di 50 m.

Le tipologie di segnaletica

Le tipologie di segnali di sicurezza sono le seguenti:

  • I segnali di avvertimento: che indicano un rischio o un pericolo; di forma triangolare con colore di fondo giallo e banda triangolare e segno grafico nero;
  • I segnali di prescrizione, che prescrivono un determinato comportamento; sono di firma circolare su fondo azzurro e segno grafico bianco;
  • I segnali di divieto, che vietano un comportamento che potrebbe causare un pericolo; sono identificati attraverso la forma circolare, con fondo bianco, con bande circolari e trasversali rosse e con simbolo grafico nero;
  • I segnali di salvataggio o di soccorso, che forniscono indicazioni relative alle uscite di sicurezza sono di forma quadrata, su colore di fondo verde e simbolo bianco;
  • I segnali antincendio indicano dove è collocato il dispositivo antincendio e la via d’uscita. Sono di forma quadrata o rettangolare con pittogramma bianco su fondo rosso;
  • I segnali di informazione sono di forma quadrata con colore di fondo azzurro e simbolo grafico bianco.

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