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LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLE UNITA’ IMMOBILIARINovità 

LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLE UNITA’ IMMOBILIARI

LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLE UNITA’ IMMOBILIARI

Il 22 luglio 2010 è stata pubblicata la norma tecnica UNI 11367 che stabilisce come definire la classe acustica di un’unità immobiliare sulla base di misurazioni effettuate in opera (eseguite sull’edificio oggetto di studio) e non su dati progettuali. Si tratta di una vera e propria pagella che valuta la prestazione di isolamento acustico della unità immobiliare esaminata

Cosa prevede la norma?

La norma prevede la suddivisione delle unità immobiliari in quattro classi, in base alle performance acustiche ottenute dalle indagine fonometriche eseguite in opera. La classe I è la migliore, la IV la peggiore.

Vengono analizzati i livelli di isolamento rispetto a:

  • Rumori che provengono dall’esterno;
  • Rumori aerei;
  • Rumori da calpestio provenienti da altre unità immobiliari;
  • Rumore di impianti di pertinenza dell’intero edificio o di altre unità immobiliari.

La procedura descritta nella norma non tiene conto dei rumori generati all’interno dell’unità stessa (come impianti tecnologici di pertinenza dell’unità immobiliare) e del disturbo che gli occupanti della unità immobiliare possono arrecare alle abitazioni limitrofe.

Durata del certificato

Il certificato di classificazione acustica resta valido fintanto che non vengono realizzate delle modifiche all’immobile che ne possano variare i requisiti acustici. Una modifica dei serramenti, per esempio, comporterebbe la necessità di eseguire nuovamente le valutazioni inerenti l’isolamento acustico di facciata.

Com’è possibile ottenere una buona classe acustica?

Nell’introduzione la norma UNI 11367 definisce come determinare le prestazioni di isolamento acustico ma non descrive quali metodologie utilizzare per raggiungere una specifica classe.

Nel caso si intenda ottenere un immobile con determinati requisiti di confort acustico occorre in prima battuta progettare un’attenta relazione previsionale dei requisiti acustici passivi degli edifici. Successivamente è di primaria importanza la scelta dei materiali e dei sistemi costruttivi avendo particolare cura della corretta posa in opera. Durante queste operazioni è estremamente utile eseguire delle misurazioni fonometriche in corso d’opera.

All’interno della norma UNI 11367 si specifica che è opportuno che tutte le fasi sopra descritte “vengano eseguite da tecnici con adeguata competenza in acustica edilizia”

I valori delle classi acustiche possono essere confrontati direttamente con i limiti del DPCM 5/12/1997?

No. Anche se le tipologie di rumori considerati e i descrittori adottati nella norma UNI 11367 sono in sostanza i medesimi del DCPM 5/12/1997, i valori limite hanno significati differenti. I limiti del DPCM 5-12-1997 sono riferiti ai singoli elementi tecnici (la singola parete, la singola facciata, ecc.)., i valori limite delle classi acustiche invece riguardano una “prestazione media” dell’intera unità immobiliare.

Descrittori acustici

Ogni tipo di rumore ha un determinato descrittore acustico che lo caratterizza:

  • indice di isolamento acustico di facciata (D2m,nT,w): caratterizza la capacità di una partizione di abbattere i rumori aerei provenienti dall’esterno. Alti valori di D2m,nT,w sottolineano quindi migliori prestazioni di isolamento acustico;
  • indice di potere fonoisolante apparente (R’w): caratterizza la capacità di una partizione di limitare il passaggio di rumori aerei tra due ambienti (voci, TV, radio, ecc…). Alti valori di R’w evidenziano quindi migliori prestazioni di isolamento acustico;
  • indice di livello di rumore da calpestio (L’n,w): caratterizza la capacità di un solaio di abbattere i rumori impattivi (tacchi, spostamento di mobili, caduta accidentale di oggetto, ecc…). Pertanto più il valore di L’n,w è basso, migliore è la prestazione di isolamento;
  • LASmax (livello massimo di pressione sonora ponderata A misurato con costante di tempo slow) per gli impianti a funzionamento discontinuo: rientrano in questa categoria gli impianti sanitari, gli impianti di scarico, gli ascensori, i montacarichi e le chiusure automatiche. Tale parametro indica il livello di rumore generato dall’impianto e percepito nell’ambiente in esame. Pertanto più il valore riscontrato è basso, migliore è la prestazione di isolamento;
  • LAeq (livello equivalente di pressione sonora ponderata A) per gli impianti a funzionamento continuo: rientrano in questa categoria gli impianti di riscaldamento, raffreddamento, climatizzazione, ventilazione meccanica e aspirazione centralizzata. Tale parametro indica il livello di rumore generato dall’impianto e percepito nell’ambiente in esame. Pertanto più il valore riscontrato è basso, migliore è la prestazione di isolamento.

Attualmente la norma UNI 11367 è ancora un documento volontario e il rispetto di una specifica classe acustica diventa obbligatorio solo se indicato nel contratto tra chi prescrive l’opera e chi la realizza.

Per eventuali dubbi e informazioni visita la nostra pagina dedicata all’acustica e, per ricevere un preventivo gratuito e senza impegno, contattaci.

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