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Infortuni sul lavoro: INAIL i numeri aggiornatinovità 

Infortuni sul lavoro: INAIL i numeri aggiornati 1

A gennaio 2024 l’INAIL ha reso noti i dati relativi agli infortuni verificatesi nel 2023 nel periodico Dati Inail.

Le denunce di infortunio sono state 585.356 rispetto alle 697.773 del 2022.

Vi è stato quindi un decremento di circa il 16%: di cui solo circa l’1% è dovuto alla riduzione di infortuni “tradizionali”, il restante alla diminuzione dei casi da Covid-19.

Si riportano nel seguito i dati statistici più significativi.

 

INFORTUNI IN ITINERE

Nel 2023 si è registrato un aumento di tali infortuni pari a circa il 5%

Nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro il numero di infortuni denunciati è salita da 89.967 (anno 2022) a 94.191 (anno 2023).

 

INFORTUNI E COMPARTO LAVORATIVO

Nel 2023 si è registrato un aumento degli infortuni denunciati nelle attività dei servizi, nei trasporti e nel magazzinaggio. Il comparto industriale ha registrato un leggere decremento nonostante alcuni settori abbiamo segnato aumenti rilevanti (es. settore bevande, fabbricazione veicoli, ecc.). Il settore agricoltura è apparso stabile.

 

INFORTUNI E CLASSI D’ETÀ

Dall’analisi degli infortuni è emerso che vi sono state diminuzioni in tutte le fasce d’età ad esclusione degli Under 20 dove si è registrato un aumento pari a circa il 12%, la maggior parte relativi a studenti dell’alternanza scuola-lavoro.

 

INFORTUNI E GENERE DEL LAVORATORE

È stato registrato un calo più consistente degli infortuni nel genere femminile (-27,6%) rispetto al genere maschile (-8,1%).

Da verifiche a campione è stato però sottolineato che spesso non tutti gli infortuni vengono denunciati soprattutto dalle lavoratrici.

INFORTUNI E AREA GEOGRAFICA

L’analisi eseguita regione per regione ha evidenziato una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le regioni italiane più consistente al Sud e al Nord-ovest: le maggiori diminuzioni sono state riscontrate in Campagna, Liguria, Molise e Lazio.

 

DECESSI

I dati esaminati hanno riscontrato, rispetto all’anno precedente, una diminuzione da 1.090 a 1.041 (-4,5%).

Sono calati i decessi avvenuti in itinere, dai 300 del 2022 ai 242 del 2023, mentre sono aumentati, da 790 a 799, quelli avvenuti durante l’attività lavorativa.

Circa il 92% dei casi registrati ha riguardato personale lavoratore maschile, la maggior parte rientra nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 64 anni.

 

INFORTUNI MORTALI PLURIMI

Nel 2023 gli infortuni mortali “plurimi”, ovvero quelli in cui hanno perso la vita due o più lavoratori, sono stati 15 per un totale di 36 vittime e 22 mezzi di trasporto coinvolti.

Rispetto ai numeri registrati nel 2022 vi è stata una diminuzione: si erano verificati 19 incidenti plurimi per un totale di 46 morti.

 

MALATTIE PROFESSIONALI

Le malattie professionali hanno registrato una crescita di circa il 20% salendo dai 60.774 casi del 2022 ai 72.754 del 2023. L’aumento è in parte legato alla conclusione definitiva della pandemia da Covid-19 ed alla conseguente ripresa delle attività in tutti i settori.

La maggior parte delle denunce è stata relativa a lavoratori di genere maschile, i maggiori casi si sono registrati nel Centro Italia.

Le patologie maggiormente rilevate riguardano il sistema osteomuscolare e tessuto connettivo.

I tumori hanno conseguito un notevole aumento (+24%).

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