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Gestanti nei luoghi di lavoro
Chi sono le gestanti?
Le gestanti sono tutte le donne che si trovano nel periodo della gestazione.
Secondo i dati statistici, le donne rappresentano in media circa il 36% dell’organico in un luogo di lavoro.
Quando vengono assunti dei soggetti femminili, il Datore di lavoro deve pertanto tener conto ed essere consapevole dei diritti che queste possono esercitare in caso di gravidanza.
Durante il periodo di gravidanza appunto, le gestanti possono godere del congedo di maternità, ovvero l’astensione obbligatoria dal lavoro come riportato all’articolo 2 comma 1 del Decreto Legislativo 151/2001.
Come comportarsi?
Secondo quanto previsto dai Decreti Legislativi 81/08 e 151/01 in caso di presenza in organico di personale femminile è d’obbligo la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi per le Lavoratrici Gestanti, puerpere o in periodo di allattamento.
Il Datore di lavoro ha il compito di identificare, sulla base della mansione svolta, quali possono essere le attività incompatibili con lo stato di gravidanza delle lavoratrici e stabilire le misure di prevenzione e protezione che possono essere adottate. Tutte le lavoratrici devono essere informate dei risultati di tale valutazione e della necessità di segnalare al Datore di lavoro lo stato di gravidanza non appena ne vengano a conoscenza tramite comunicazione accompagnata da certificato medico di gravidanza.
Normativa
I decreti legislativi sopra citati regolano la tutela delle lavoratrici gestanti.
Il D.Lgs. 151/01 si configura come il Testo unico delle disposizioni legislative in materie di tutela e sostegno della maternità e della paternità: “disciplina i congedi, i riposi, i permessi e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori connessi alla maternità e paternità di figli naturali, adottivi e in affidamento, nonché il sostegno economico alla maternità e alla paternità”.
Parlando invece del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. è d’obbligo citare l’articolo 28 comma 1: “la valutazione (…) deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza (…) “.
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